La civiltà contadina
toscana fatta di feste campestri e di superstizione, ma anche di un antico
sapere legato all’uso di strumenti e tecniche agricole è un erede privilegiato
del mondo culturale etrusco.
Se infatti le classi dominanti mutano velocemente modi e costumi di vita e, a
seconda del succedersi dei governi sono sempre pronte a recepire le influenze
delle nuove correnti, le classi subalterne sono cristallizzate ed estremamente
radicate alla cultura dei padri, espressione di usi e costumi ancestrali. La
continuità che lega i due mondi è qui sottolineata nell’ambito del rapporto tra
uomo e cerealicultura, secondo quattro aspetti fondamentali: il confronto
tipologico fra attrezzi agricoli, le fasi di lavorazione dei cereali, la
trasformazione del paesaggio agrario, miti e riti legati al mondo dei cereali.
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