La razza chianina attualmente è frutto di una selezione iniziata nel secolo scorso di cui fu protagonista in Prof. Ezio MARCHI, il personaggio più illustre del paese di Bettolle, considerato “il padre” della razza chianina.
Nato a Bettolle il 28 giugno 1869, Ezio Marchi contribuì in modo decisivo allo sviluppo della zootecnia tradizionale, mirando allo sviluppo di un più diffuso benessere nazionale.
Il suo lavoro di ricerca e miglioramento genetico della Razza Chianina proseguì più tardi ad opera del Prof. Giuliani, direttore dell’Istituto Zootecnico dell’Università di Firenze, che nel 1927 dette inizio ad un lavoro di selezione genotipica-morfofunzionale nelle due Fattorie di Bettolle, allora di proprietà del Conte prof. Napoleone Passerini e del Conte avv. Puccio Profumo.
In seguito ai notevoli risultati ottenuti, il Ministro dell’Agricoltura venne nella determinazione di estendere detto lavoro di selezione a tutte le altre aziende della Valdichiana (Fratta, Abbadia di Montepulciano, Santa Caterina…).
La selezione della razza è proseguita fino ad oggi con metodi scientifici rigorosissimi, che hanno portato a quella armoniosa conformazione che la contraddistingue.
Ed è proprio per questo nobile aspetto, dovuto sia alla conformazione armoniosa che alla purezza e candore del manto, e per le notevoli dimensioni (è il bovino più grande del mondo) che abbiamo deciso di chiamarlo “Il Gigante Bianco della Valdichiana”.
Ma oltre alle caratteristiche fisiche ed al carattere mite, che ne hanno fatto in passato un compagno di lavoro inseparabile per i braccianti utilizzandolo soprattutto come animale da traino, attraverso l’ultimo secolo ha raggiunto la sua fama grazie alla bontà e alle caratteristiche uniche della sua carne: ottima in quanto a sapore, aroma, caratteristiche organoelettiche e contenuto di sostanze nutritive.
Ed è per questi pregi e per la sua adattabilità, che la Chianina è stata esportata in altri Paesi, con lo scopo primario di migliorare le razze locali diventando successivamente risorsa importante della zootecnia di Paesi come il Brasile, L’Argentina, il Canada, l’Australia ecc..
Abbiamo tutt’oggi testimonianze di questi avventurosi viaggi da parte degli “accompagnatori” di Bettolle che lavoravano alla dipendenze delle fattorie soprarichiamate.
Ciò nonostante, l’allevamento della Razza Chianina ha subito negli ultimi anni una forte crisi dovuta a fattori economici, sociali e al diverso concetto di zootecnia che si è sviluppato nell’ultimo trentennio, con la conseguente riduzione del numero dei capi.
Ed è per questo che ricordandone la storia e riproponendo le sue qualità speriamo in un nuovo incremento.